Max è mio cognato ed insieme condividiamo la passione per il caffè… quello buono.
Ogni tanto ci mandiamo messaggi mentre sorseggiamo la nostra tazzina calda e profumata scambiandoci il piacere del gusto ma anche l’attimo che ci dedichiamo.
L’ultimo sms che ho ricevuto diceva: “…sto gustando il mio caffè guardando il giardino ed è mi sento fuori dal mondo”.
Che bella immagine, ho pensato, e che bella sensazione poter dire adesso mi prendo un momento che sia tutto mio e me lo centellino proprio come si fa con i sorsi di caffè.
E così ho cominciato a pensare al tempo e a come il mondo esterno tenti di rubarcelo e a come noi stessi facciamo di tutto per sottometterci alle leggi delle lancette e non a quelle delle nostre necessità.
Così ho pensato e se cominciassi a cercare i “ladri del mio tempo” e trovassi un modo per mettergli le manette?!?
Magari, potrei farne un argomento da condividere perché sono sicura che ciascuno di noi sente la stessa pressione che sento io quando quei famosi 60 minuti non riescono a diventare 65 oppure 50 a seconda delle cose, belle o brutte, che sto facendo.
Comincerò da subito a costruire un progetto e chissà che non possa diventare di interesse comune….
Alessandra